Da quest’anno partner del Torino FC con il nostro Cryosound, oggi siamo in compagnia del Medico sociale Corrado Bertolo che parla di come utilizza il nostro dispositivo per il trattamento dei giocatori granata.
Per quali patologie e per quali distretti anatomici utilizzate il Cryosound sui calciatori?
L’ambiente calcio fa si che le articolazioni più stressate siano indubbiamente il ginocchio e la caviglia, ma abbiamo trattato anche delle spalle e le regioni trocanteriche soprattutto nei portieri. Dal punto di vista delle patologie lavoriamo soprattutto sulle tendinopatie e per tutto quello che riguarda le lesioni muscolari (quindi anche i distretti più ampi) ed è stato utilizzato anche in esiti di eventi traumatici quali lussazioni di spalla, quindi nel recupero post fisioterapia, in lussazioni acromion claveari e nei primi post-chirurgici.
Qual è il feedback che ricevete dai giocatori che sono stati trattati con il Cryosound?
Gli atleti riferiscono da subito un effetto antalgico importante e invece più sul lungo periodo una sensibile facilitazione nell’esecuzione dei percorsi fisioterapici, quindi con una diminuzione del dolore e un recupero più veloce.
In che fasi di lavoro utilizzate il Cryosound?
Copre un po’ tutte le fasi di lavoro, che possono essere quelle in season di un atleta disponibile per dei piccoli sovraccarichi, oppure su atleti fermi per infortunio, sia nella fase precoce, sia più in cronico ovviamente modificando tutte le caratteristiche.
In quali patologie utilizzate lo shock termico?
Lo shock termico ha un campo un po’ più ristretto dal nostro punto di vista, direi che le patologie dove lo abbiamo utilizzato di più sono sicuramente le lesioni muscolari e le tendinopatie.