Pubblicazione di C. COSTANTINO (ricercatore in Medicina Fisica e Riabilitazione) e G. IMPERIO (spec. In Medicina Fisica e Riabilitazione Unità Operativa di Medicina Riabilitativa, Università degli Studi di Parma).
Estratto dell’articolo:
“… L’associazione delle due metodiche così come avviene nel Cryoultrasound permette di ridurre al minimo gli effetti termici propri dell’ultrasuonoterapia e aumentare quelli meccanici in modo da poter intraprendere il trattamento in una fase precocissima. Per il recupero degli atleti infortunati, oltre al trattamento con cryoultrasound ci siamo avvalsi dell’idrokinesiterapia, metodica ormai consolidata e utilizzata in tutti quei casi in cui è necessario sfruttare caratteristiche fisiche dell’acqua come il galleggiamento e la resistenza …”